5 IDEE per RIUTILIZZARE L'ACQUA di COTTURA degli ASPARAGI

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    Il bello della vita è...ritrovare la luce in una notte qualsiasi, che sembrava la più scura e decidere che... se la vita ti ha messo davanti una montagna...tu imparerai a volare!

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    L'acqua degli asparagi non va buttata. E i motivi sono almeno cinque, tutti validi perché che fanno bene alla salute e al verde attorno a noi.
    Gli asparagi hanno vita breve, perché la loro stagione inizia a fine marzo e finisce a maggio-giugno. Sono vegetali tipici della primavera e tra i vantaggi ci sono di avere zero grassi, tante vitamine ( specie la A, la B, la C e la E ), fibre e sali minerali (tra cui il cromo e il potassio), di essere ipocalorici (100 g dell’alimento apportano solo 25 kcal), e di contenere glutatione, saponine (come la protodiogenina e la protodioscina, inibenti del cancro del colon) ma anche asparagina, carotenoidi, aminoacidi e acido folico.

    Gli effetti benefici degli asparagi
    diuretici
    depurativi
    antiossidanti
    digestivi
    antiflogistici
    antidepressivi
    drenanti

    Acqua e decotto di radici
    Agli effetti benefici corrispondo altrettante ricette di preparazione, dalla classica frittata al risotto, ai vol-au-vent con la besciamella e tante altre. Oggi si privilegia mangiare i germogli degli asparagi scartando i gambi, così l’assunzione della loro acqua di cottura e del decotto delle radici degli stessi è caduta nel dimenticatoio, nonostante la medicina popolare, quella tramandata anche dalle nonne, consigliasse di usarli per altro, oltre al consumo a tavola.
    Ecco, dunque, come riutilizzare l’acqua di cottura in cinque mosse.
    #1. Come tisana disintossicante
    Nonostante il sapore dell’asparago sia “pungente” e il suo aspetto scuro non è invitante, utilizzate l’acqua di cottura per una tisana: scaldatela, filtratela e bevetene una tazza a piccoli sorsi e possibilmente lontano dai pasti. Non è piacevolissima ma se proprio non va giù, aggiungeteci un po’ di succo di limone o un pezzetto di radice di zenzero grattugiata (senza buccia).

    #2. Come rimedio post sbronza
    L’acqua degli asparagi (e gli asparagi stessi, ammesso che si abbia fame...) aiuta ad alleviare i postumi da eccesso di alcol perché, grazie agli aminoacidi e ai sali minerali, diminuisce la tossicità presente nelle cellule del fegato. Inoltre, essendo diuretica, aiuta a eliminare l’alcol più velocemente dal nostro organismo.

    #3. Come acqua di cottura
    Un’altra soluzione è il riutilizzo per lessare pasta o riso. A patto che il condimento non sia di pesce, in quanto il prodotto cotto assorbe comunque l’aroma degli asparagi. Meglio quindi per un risotto primavera o una pasta con le zucchine o altre verdure.

    #4. Come brodo
    Non è un vero e proprio brodo, ma l’acqua di cottura degli asparagi può essere riutilizzata per preparare minestre, risotti ma anche per aggiungere umidità allo spezzatino di carne. Insomma, può tranquillamente sostituire il dado vegetale. Occhio solo alla sapidità e al sapore amarognolo.

    #5. Come acqua per le piante
    Non è una novità utilizzare l’acqua degli ortaggi, come quella delle patate per esempio, per fertilizzare le piante. Ma l’acqua con cui sono stati lessati gli asparagi sono un vero “elisir di lunga vita”, perché ricca di nutrienti e di minerali. Quindi da versare nei vasi solo se dissalata e raffreddata del tutto così da apportare alle piante il nutrimento necessario a farle crescere sane e rigogliose.



    Fonte: www.vanityfair.it/
     
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