JOMO, LA GIOIA di PERDERSI QUALCOSA : il contrario della FOMO

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il bello della vita è...ritrovare la luce in una notte qualsiasi, che sembrava la più scura e decidere che... se la vita ti ha messo davanti una montagna...tu imparerai a volare!

    Group
    Administrator
    Posts
    71,558
    Reputation
    +2,341
    Location
    Milano

    Status
    Online

    Cattura-17131101134413


    Nel momento esatto in cui ti trovi sul divano, in pigiama, di sabato sera e stai per immergerti in un libro appassionante, qualcuno da qualche parte si trova a una festa con delle scarpe particolarmente scomode o sotto la pioggia in coda per entrare in un locale o imbottigliato nel traffico per raggiungere un evento imperdibile. In quel momento tu sai di aver fatto la scelta giusta, ma forse non ti ci soffermi abbastanza. La JOMO, la Joy of Missing Out, è la reazione uguale e contraria alla FOMO (Fear of Missing Out) è la gioia di perdersi qualcosa concentrandosi su ciò che si guadagna in cambio: la possibilità di scegliere senza rimpianti quello che davvero ci piace.

    In una società come quella odierna che dà valore alla performance e ci spinge a mostrare costantemente agli altri ciò che stiamo facendo (nella versione migliore e Instagrammabile), la FOMO è diventata una costante. Tra social e iper connessione controlliamo ossessivamente le attività altrui (nella versione migliore e Instagrammabile), e le paragoniamo alle nostre. Stai facendo un corso di cucina, ma potresti essere al mare, sei al mare, ma potresti essere a quella mostra che ha appena aperto e via dicendo. Il risultato è l'impossibilità di vivere il momento presente. Per questo l’imprenditore Anil Dash ha coniato il termine JOMO, per ricordarci quella gioia sopita nel dire "no" al ritiro di pilates e finire a una grigliata con degli amici. Secondo Dash “possiamo, e dovremmo, provare un senso di serenità e di piacere nel sapere che ci sono persone che si stanno divertendo a fare qualcosa che ci sarebbe piaciuto fare, ma a cui abbiamo deciso di rinunciare”. Il punto è che, rinunciando a qualcosa, apriamo le porte a qualcosa di diverso anche se, magari, poi finiamo per stare a casa in pigiama tutto il giorno: si tratta pur sempre di una scelta, una scelta nostra.

    La FOMO, invece, ci priva della possibilità di decidere davvero o forse ci dà l'illusione di sollevarci dalla responsabilità di scegliere. Il "voglio" diventa "devo", anche nel tempo libero. Dobbiamo leggere il libro che leggono tutti, guardare il programma del momento e non perderci quella cena e quell'aperitivo. Non ci rendiamo conto, però, che entrando nel vortice perdiamo una grossa fetta di libertà. Le cose belle e popolari che potenzialmente potremmo fare sono infinite, ma entrare in contatto con quello che fa stare bene noi è un'altra storia. Certo, può essere più complesso, ma sostituisce la paura con la gioia. “Quando dico di no a qualcosa lo aggiungo subito all’elenco", ha scritto sul suo blog l’educatrice e designer Liz Danzico parlando della JOMO, "Sto facendo liste di città che non ho visto, di aerei che non ho preso e di ore risparmiate. Qualche mese dopo mi rendo conto che ho fatto qualcosa di meglio”.


    Fonte: https://www.elle.com/it/emozioni/a60226602...dersi-qualcosa/
     
    Top
    .
0 replies since 14/4/2024, 16:58   46 views
  Share  
.