CAROLINE MARCH , il SUICIDIO ASSISTITO a 31anni dell'atleta rimasta paralizzata

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    Il bello della vita è...ritrovare la luce in una notte qualsiasi, che sembrava la più scura e decidere che... se la vita ti ha messo davanti una montagna...tu imparerai a volare!

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    Ha scelto il suicidio assistito all'estero – perché nel Regno Unito è illegale – per porre fine alle sue sofferenze. Caroline March, amazzone inglese, è morta sabato 23 marzo a 31 anni. Era rimasta paralizzata a causa di una lesione spinale dopo una caduta da cavallo nel 2022.

    Una lunga lettera, scritta prima di morire, è stata poi pubblicata domenica: «Il suicidio assistito è qualcosa in cui ho sempre creduto e ho sempre detto che se mi fosse successo qualcosa e se fossi stata costretta in una posizione in cui non avrei potuto avere la qualità di vita che volevo, avrei scelto quella strada. Non voglio mentire: non avrei mai immaginato di usufruirne, ma eccoci»

    «Nessuno può davvero capire quello che sto vivendo – le sue parole –.

    Tutto quello che ho sempre desiderato era una famiglia, con due-tre marmocchi intorno alla fattoria di famiglia, volevo essere una giovane mamma e sarei stata una f****tamente brava. So che potenzialmente potrei (niente è mai certo) avere ancora dei figli, e se li avessi sacrificherei la mia felicità per loro, ma non li ho. Non è questa l'esistenza che voglio. La vescica e le funzioni intestinali, le funzioni sessuali, l'impossibilità di fare quello che amo.. . Ho ricevuto tanto amore in questi anni, e vorrei che l'amore potesse ripararmi o rendere tutto sopportabile, ma non può».



    Fonte: www.leggo.it/
     
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