Alla scoperta di Nalanda: l'università indiana che ha rivoluzionato la cultura

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Il bello della vita è...ritrovare la luce in una notte qualsiasi, che sembrava la più scura e decidere che... se la vita ti ha messo davanti una montagna...tu imparerai a volare!

    Group
    Administrator
    Posts
    71,564
    Reputation
    +2,341
    Location
    Milano

    Status
    Online
    Immagine_2023-04-10_105924
    India, l'università di Nalanda, a tutti gli effetti può essere considerata la più antica università del mondo, fondata ben cinque secoli prima delle più vecchie università europee, ovvero quella di Bologna e Oxford. Fondata nel 427, alcuni pensano che proprio in questa facoltà sia stato introdotto per la prima volta lo zero come cifra, ma non è solo per questo che l'università era rivoluzionaria. Si presentava come un vero e proprio campus, con oltre 10.000 studenti provenienti da tutta l'Asia centrale e orientale, oltre nove milioni di libri nella sua biblioteca. Ad oggi restano solamente le rovine archeologiche, patrimonio dell'Unesco, a ricordare questa meraviglia che una volta era una grande università, e che ha dato un grande contributo anche sugli studi sul Buddismo condotti nei secoli.
    Fondata nel 427, è ben più antica delle università di Oxford e Bologna per antonomasia i due atenei più antichi di tutta Europa.

    Gli studenti, in questa università, si riunivano per studiare la matematica, l'astronomia e soprattutto i principi buddisti direttamente da alcuni degli studiosi più importanti dell'epoca. Questa università prosperò per oltre sette secoli, e ha dato un contributo enorme nel plasmare la cultura di tutta l'Asia fino ai giorni nostri.
    Per tutto il suo periodo di attività, Nalanda è stato un luogo di enorme armonia e tolleranza spirituale. I fondatori dell'università erano infatti Induisti devoti (i monarchi dell'Impero Gupta), ma accettavano senza problemi gli scritti buddisti, per cui, la scuola si fondò attorno a un pensiero liberale che permeò anche nella cultura e nell'arte prodotta a Nalanda. Per esempio, l’antico sistema medico indiano dell'Ayurveda, che affonda le sue radici nei metodi di guarigione basati sulla natura, fu ampiamente insegnato a Nalanda e poi migrò in altre parti dell'India attraverso gli ex allievi.
    Immagine_2023-04-10_110428
    Anuradha Mitra, professore di matematica con sede a Calcutta, parla di Nalanda come il luogo dove per la prima volta fu assegnato lo zero come cifra, un concetto rivoluzionario che ha cambiato la matematica mondiale per sempre, oltre il calcolo lineare e l’algebra. Si pensa che il merito di questa scoperta, comunque già studiata in linea teorica da centinaia di anni, fu di Aryabhata, considerato il padre della matematica indiana e direttore dell'università nel VI secolo.

    L'università ha anche fornito un grandissimo contributo nella diffusione del buddismo in tutta l'Asia. Infatti, a Nalanda si organizzavano antichi "programmi Erasmus" di scambio, coi migliori studenti che, si crede, venissero inviati in altri luoghi come Cina, Corea, Giappone, Indonesia e Sri Lanka, proprio per diffondere gli insegnamenti e la filosofia buddista.

    Immagine_2023-04-10_110523


    La fine dell'università è stata nel 1190, quando il luogo fu completamente distrutto dalle truppe dal generale militare turco-afghano Bakhtiyar Khilji, che cercò di estinguere il centro buddista della conoscenza durante la sua conquista dell'India settentrionale e orientale. Oggi, il sito è patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Si pensa che l'incendio che distrusse la biblioteca e larghe parti della struttura divampò per oltre tre mesi a causa delle dimensioni del luogo.
    Immagine_2023-04-10_110631
    L'ammissione all'università di Nalanda era molto dura, severa come quelle dei moderni college d'élite. Per essere ammesso, lo studente doveva superare una rigidissima selezione attraverso un colloquio orale con i migliori insegnanti e studiosi di Nalanda. Chi entrava però veniva istruito dalle migliori menti dell'epoca, e venerati maestri buddisti come Dharmapala e Silabhadra.
    In questo luogo erano conservati, inoltre, oltre nove milioni di volumi rilegati in foglie di palma: era il deposito di conoscenze buddiste più importante al mondo. Come riporta la BBC, uno dei tre edifici della biblioteca è stato descritto da un monaco come "un edificio di nove piani che si librava tra le nuvole". Solamente pochissimi volumi sopravvissero alla catastrofe, salvati dai monaci durante la fuga. Oggi, questi volumi si possono trovare al Los Angeles County Museum of Art negli Stati Uniti e al Museo Yarlung in Tibet.
    Immagine_2023-04-10_110726
    Nalanda avrebbe dato anche un contributo nella diffusione del buddismo in Cina e in Giappone. Si dice che il famoso monaco buddista viaggiatore Xuanzang ha studiato e insegnato a Nalanda. Lui portò in patria quasi 700 volumi buddisti, che tradusse in cinese e contribuì alla diffusione in Cina del buddismo. Il suo discepolo, Dosho, avrebbe fatto la stessa cosa nell'isola giapponese.



    Fonte: iviaggidelviandante.it
     
    Top
    .
0 replies since 10/4/2023, 10:08   47 views
  Share  
.