Il bello della vita è...ritrovare la luce in una notte qualsiasi, che sembrava la più scura e decidere che... se la vita ti ha messo davanti una montagna...tu imparerai a volare!”
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Realizzati da Francesco Hayez (Venezia, 1791 – Milano,1882) nel decennio compreso tra i suoi trenta e i quarant’anni e donati alla sua giovane modella e amante, Carolina Zucchi, i disegni erotici dell’artista ottocentesco sono di qualità tecnica elevatissima e di un’estrema verità. Realizzati tra il 1822 e il 1830, le opere si contraddistinguono per pochi tratti, sicurissimi di matita nera su carta velina — che mostrano le straordinarie capacità disegnative di Hayez – e per la naturalezza posturale dei soggetti.
La raccolta completa di queste opere intime di Hayez si compone di diciannove disegni – uno è andato perduto -. Essi esaminano il rapporto sessuale in diverse posizioni, ma con una verità travolgente dei sensi e del sentimento che non conosce molti precedenti nell’arte erotica. La presenza di righe molto nette e la carta velina potrebbero far pensare che l’artista li avesse realizzati su carta- e tenuti per sé o venduti – e ne avesse ricavato una copia, in velina, per l’amante, con il fine di ricordare l’intensità dei momenti più intimi. Questa ipotesi è accreditata dalla provenienza dei disegni, nel momento in cui son stati immessi sul mercato: essi giungevano da Torino, dalla Collezione Zucchi, appartenente alla famiglia di Carolina, modella e amante del pittore.
in una memoria del 1833, Carolina racconta di essere entrata nel 1823, come allieva e modella nello studio di Hayez, che era già un pittore di fama e che era sposato. La ragazza, che non rivela la data di nascita, dice soltanto di essere venuta alla luce a Milano nei primi anni del Secolo
Il primo approccio sessuale è narrato da Carolina stessa. Lei stava posando per il pittore, quando lui si avvicinò e le accarezzò dolcemente i capezzoli. La ragazza fu percorsa da un brivido. Lui le chiese se avesse paura. Carolina le rispose che aveva soltanto freddo e Francesco si offrì di scaldarla, ma la modella gli obiettò che lui era sposato e l’artista le rispose che il suo rapporto matrimoniale era molto libero. Quindi scese con la mano tra le cosce di lei, che si irrigidì e sentì un po’ male. Hayez si ritrasse, poi riprese con lentezza ed eccitò la sua compagna, per poterla possedere.
La conferma dell’intensità erotica e sentimentale dei disegni di Hayez viene dalla testimonianza spudorata di Carolina Zucchi.
“La prima volta che Francesco infilò sua la lingua tra le gambe – scrive Carolina Zucchi nel 1833 – ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. Non credevo che quella
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