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    Con la sua presenza rassicurante e il fascino della sua luce, è da metà Ottocento la sentinella che veglia sul mare e sul promontorio di Capofaro.
    È il primo segnale per chi arriva di notte dal Tirreno, il faro più a Nord della Sicilia, un faro “isolano”, con una portata doppia rispetto ai fratelli costieri. Gli dedica belle pagine del suo diario di viaggio Luigi Salvatore d’Asburgo, avventuroso esploratore di questo angolo di Mediterraneo, al quale Hugo Pratt si è probabilmente ispirato per Corto Maltese
    Il compendio è situato sull’isola di Salina, nella parte nord orientale dell’isola, in località Capo Faro, ed è costituito da una torre con lanterna sovrastante e da un manufatto dove sono ricavati gli alloggi che in passato, prima dell’automatizzazione della lanterna, ospitavano i guardiani. Il fabbricato, realizzato in muratura, è ad un unico livello, per una superficie coperta di 370 m² ed un’area pertinenziale di 5.335 m². L’immobile, per la sua localizzazione in una delle più frequentate isole dell’arcipelago, di presta ottimamente ad essere adibito a struttura turistico-ricettiva. L’immobile rimarrà nella disponibilità del Ministero della Difesa e sarà dato in concessione a soggetti terzi, che dovranno valorizzarlo.

    Dal 2017, è stato affidato a Tasca d’Almerita che ha avviato un progetto di ristrutturazione e valorizzazione: nei suggestivi spazi originariamente occupati dall’alloggio del guardiano, ora sorgono 6 nuove stanze esclusive. Ciascuna delle stanze è dotata di un giardino privato e di ingresso indipendente, e si ispira nel décor alle atmosfere isolane, tra colori naturali e materiali organici. Qui domina un lusso discreto, particolarmente nella suite “Il Faro”, incastonata al centro del complesso, con i suoi 56mq e vista sul mare e sul giardino.

    La posizione del Faro, contigua alla Locanda ma appartata, permette ai suoi ospiti di immergersi in un’atmosfera di raffinata tranquillità e di assoluto relax.

    L’apertura del Faro all’ospitalità è il primo passo di un più ampio progetto che si completerà neI prossimo biennio e che vedrà la realizzazione del Micro Museo del Mare e della Malvasia, a tutela e conserva della memoria storica, presente e futura, della marineria e del vitigno principe delle isole Eolie.
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    La zanzara portatrice della malaria è riapparsa in Italia, in Puglia per la precisione, dopo 50 anni. È quanto emerge da uno studio realizzato da condotta da Donato Antonio Raele e Maria Assunta Cafiero dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e Della Basilicata; Francesco Severini, Luciano Toma, Michela Menegon, Daniela Boccolini e Marco Di Luca del reparto di Malattie trasmesse da vettori del dipartimento di Malattie infettive all’Iss, e Giovanni Tortorella del servizio veterinario sanità animale dell’Asl di Lecce e pubblicato su PubMed.

    Nel settembre del 2022, un esemplare di Anopheles sacharovi - membro del complesso Anopheles maculipennis e vettore storico della malaria in Italia, la cui ultima segnalazione nel nostro Paese risale però alla fine degli anni '60 - fu raccolto nel comune di Lecce nell'ambito del Progetto di Sorveglianza dell'anofelismo residuo e identificato. Rivelazione che ha portato ad attuare un'indagine entomologica mirata nel settembre 2023.

    "L'indagine è stata condotta nelle aree circostanti la prima scoperta, concentrandosi su allevamenti di animali, maneggi e potenziali siti di riproduzione", si legge su PubMed. Durante l'indagine, sono state rinvenute 13 larve di Anopheles sacharovi e sette adulti in sei siti diversi.
    "La scoperta ha una forti rilevanza e impatto sanitario, evidenziando un aumento della ricettività delle aree meridionali del Paese - hanno scritto gli autori -. I nostri risultati consentono di ripensare e costruire nuovi modelli per la previsione e l'espansione della malaria. Inoltre, per prevenire il rischio di reintroduzione della malattia, va considerata la necessità di rafforzare la sorveglianza dell'anofelismo residuo in tutto il Mezzogiorno".

    "La presenza di zanzare del genere anofele, quelle cioè in grado di trasmettere la malaria, è una informazione da tenere nella giusta considerazione - ha detto Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'università del Salento, all'Adnkronos -. Si fa la sorveglianza della circolazione delle zanzare per questo motivo. Niente allarmismi, quindi".

    Comunque, ha aggiunto Lopalco, è "un altro segnale di preoccupazione sui cambiamenti che il clima e le modificazioni dell'ambiente stanno comportando. Certamente non parliamo di rischio immediato di riportare la malaria in Italia. Ma è un avvertimento che impone di prendere seri provvedimenti per migliorare ancora di più la sorveglianza delle zanzare e ridurne la circolazione''.

    Cos'è la malaria Come si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, "la malaria è una malattia causata da protozoi parassiti appartenenti al genere Plasmodium. I sintomi, a seconda della specie di plasmodio, compaiono dopo 7, 15 o più giorni dalla puntura della zanzara infetta. Sono di varia natura, ma solitamente consistono in febbre, spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi scuotenti, tutti sintomi, almeno inizialmente, comuni a una qualsiasi sindrome influenzale o ad altre infezioni. La patogenicità dei plasmodi è legata alla loro capacità di invadere e distruggere i globuli rossi a cui segue la sintomatologia principale della malattia, rappresentata da accessi febbrili ricorrenti e anemia. Una diagnosi accurata e precoce è una delle chiavi per gestire in modo efficace questa malattia".



    Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/
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    Sarà il primo Paese in Europa a vietare in tutte le aree marine protette la tecnica di pesca più usata al mondo. E decisamente dannosa.

    La pesca a strascico permette infatti di raccogliere grandi quantità di pesce, ma il prezzo pagato dall'ambiente è notevolmente alto. Non solo mette in pericolo specie protette ed ecosistemi, provocando gravi danni al fondo marino, ma è anche responsabile di immettere nell'atmosfera milioni di tonnellate di anidride carbonica.

    Per questo il primo ministro greco Kyriakos Mytsotakis ha annunciato durante la conferenza sulla protezione ambientale dei mari "Our Ocean" ad Atene che la pratica sarà vietata nel Paese. La legge entrerà in vigore nei parchi nazionali entro due anni e in tutte le aree marine protette elleniche entro il 2030. Per far rispettare il divieto sarà anche introdotto un innovativo sistema di sorveglianza, che comprenderà l'uso di droni.

    Ha inoltre dichiarato che saranno investiti 780 milioni di euro per proteggere gli ecosistemi marini unici della Grecia e che saranno creati due grandi parchi nazionali, uno nel mar Ionio e uno nel mar Egeo. Al momento in Grecia il 19,8% dei mari rientra in un’area protetta. Con questi due nuovi parchi la percentuale salirà a 30.

    Una notizia positiva e in linea con gli obiettivi dei diversi gruppi di tutela degli ecosistemi marini. Da decenni infatti continua il braccio di ferro con l'industria ittica, per limitare tecniche come la pesca a strascico. Nei Paesi dell'Unione Europea sono già in atto delle limitazioni e la speranza è che anche le altre nazioni seguano l'esempio della Grecia.



    Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/
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    Operazione dei carabinieri di Livorno contro il caporalato. I militari hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro di 67 extracomunitari ospitati nel Cas di Piombino, impiegati per la raccolta di ortaggi e olive e per la pulizia di vigneti nelle province di Livorno e Grosseto. Tutte di nazionalità pakistana le persone arrestate, loro connazionali e bengalesi gli stranieri che sarebbero stati sfruttati.

    I 67 extracomunitari ospiti del Centro accoglienza straordinaria di Piombino venivano tenuti al lavoro senza contratto fino a dieci ore al giorno, senza pause, pagati sempre molto sotto i 10,56 euro previsti: in un caso meno di un euro l'ora. L'indagine, denominata "Piedi scalzi", coordinata dalla Procura e condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Piombino con il supporto del Nucleo carabinieri ispettorato del Lavoro di Livorno, ha consentito di ricostruire il sistema creato da sei titolari di ditte individuali attive nell'agricoltura. Utilizzando anche altre persone per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori, hanno impiegato 67 tra pakistani e bengalesi approfittando del loro stato di bisogno.

    E' stata inoltre riscontrata la sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene. E' stato poi eseguito un decreto di sequestro preventivo di 45mila euro quale profitto accertato dall'Inps in seguito al mancato versamento dei contributi previdenziali e assicurativi.




    Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/
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    Paura nel ventre di Napoli. Un'esplosione, accompagnata da un forte odore di gas si è verificata al quarto piano di un palazzo ai Gradini San Matteo a Toledo ai Quartieri Spagnoli. Sono caduti pezzi di intonaco sulla scalinata sottostante dove si trova l'ingresso del palazzo nel quartiere affollato dai turisti. Una coltre di polvere ricopre le auto parcheggiate e tutta la gradinata sottostante è ricoperta di pietre.

    Tanta la paura, ma nessun ferito. Sul posto vigili del fuoco e polizia che hanno transennato la zona e fatto allontanare le persone prima di iniziare le verifiche nel palazzo.

    È venuto giù il muro che affianca il balcone del quinto piano. Presumibilmente, si può ipotizzare la presenza di qualche caldaia ma questo particolare è ancora da accertare. Solo per una fortunata coincidenza in strada non c'era nessuno: fino a pochi secondi prima la strada era occupata da bambini che stavano giocando a pallone e diversi turisti a passeggio.

    All'improvviso, raccontano i residenti, c'è stato un frastuono, come un'esplosione e c'è chi dice di aver sentito puzza di gas.
    L'appartamento al quinto piano, stando alle prime verifiche, era temporaneamente disabitato. Sono comunque in corso verifiche sugli appartamenti vicini.



    Fonte: Leggo.it
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    AGGIORNAMENTO ultime ore

    Ha stracciato ogni record tra gli oggetti venduti all’asta, trovati nella carcassa del Titanic che affondò nelle prime ore del 15 aprile 1912.
    L'orologio d'oro è stato acquistato per 1,36 milioni di euro . A conquistarsi questa gara milionaria un americano che è rimasto anonimo.
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    Andrà all'asta una delle reliquie più preziose del più famoso transatlantico della storia. Si tratta dell'orologio d'oro di John Jacob Astor, uomo d'affari e membro prominente della ricca famiglia Astor, che fu visto per l'ultima volta, da vivo, mentre fumava una sigaretta e chiacchierava con un altro passeggero sul ponte della nave mentre affondava. Il corpo di Astor fu ritrovato nelle gelide acque del'Atlantico una settimana dopo e, con lui, l'orologio da taschino.

    L'orologio in questione è un Waltham in oro 14 carati, inciso con le iniziali JJA. Si prevede che l'orologio possa raggiungere tra le 100.000 e le 150.000 sterline quando sarà battuto all'asta presso la casa d'aste Henry Aldridge & Son nel Wiltshire. Si ritiene che Astor fosse una delle persone più ricche al momento del naufragio del Titanic, con un patrimonio netto di circa 87 milioni di dollari - equivalente a diversi miliardi di dollari di oggi.

    La moglie di Astor sopravvisse invece al naufragio. E quando il corpo del marito fu recuperato l'orologio fu passato dal figlio di Astor, Vincent, al figlio del segretario esecutivo di suo padre, William Dobbyn ed è stato definito "una parte unica della storia del Titanic e uno dei pezzi più importanti della storia orologiera relativa alla nave più famosa al mondo".



    Fonte: https://tg24.sky.it/mondo/2024/04/27/asta-orologio-titanic
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    Ambientato nel 1943, all’ombra delle due guerre, è il racconto di una ragazzina alle prese con situazioni difficili ma vitali: una nuova compagna di classe prepotente e violenta, un incidente gravissimo e un’accusa indegna contro un uomo innocente. Annabelle imparerà a mentire e a dire la verità, perché le decisioni giuste non sono mai facili e non possiamo controllare il nostro destino e quello delle persone che ci sono vicine, a prescindere da quanto ci impegniamo. Imparerà che il senso della giustizia, così vivo quando si è bambini, crescendo va difeso dalla paura, protetto dal dolore, coltivato in ogni gesto di umanità.
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    «In mezzo alla città di cemento e asfalto, Marcovaldo va in cerca della Natura. Ma esiste ancora, la Natura? Quella che egli trova è una Natura dispettosa, contraffatta, compromessa con la vita artificiale. Personaggio buffo e melanconico, Marcovaldo è il protagonista d'una serie di favole moderne, dove Italo Calvino va segnando, come in un suo blocknotes segreto, avvenimenti impercettibili nella vita di una grande città industriale, quali possono essere il passaggio d'una nuvola carica di pioggia o l'arrivo mattutino d'uno sbuffo di vento. Quando le avventure di Marcovaldo hanno raggiunto un bel numero, seguendo come un colorato calendario l'alternarsi delle stagioni,
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    Nei mesi successivi alla pandemia, nella caratteristica plaza del Nord di Barcellona, si svolge la settimana gastronomica alla presenza di un certo numero di food truck, i camion ristorante che offrono cibo di strada o specialità culinarie delle più svariate regioni del mondo. Sull'evento piomba gelido un fattaccio di sangue. Christophe Dufour, cuoco francese nemmeno quarantenne che gestiva - con il suo socio spagnolo, Eduardo Castillo, detto Bob - un camion specializzato in gastronomia francese, è stato assassinato con due pugnalate. Petra Delicado, mentre sulla scena del delitto cerca di frenare il suo vice Fermín Garzón che accetta con entusiasmo tutti gli assaggi che gli vengono offerti dai possibili testimoni, prova a fiutare una possibile pista. Ma ......
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    Uno si trova in corso Garibaldi ad Arzachena, nel cuore della Costa Smeralda, l'altro a New York.
    Distanti migliaia di chilometri, La Scatola del Tempo di Mario Sotgiu e il Mmuseum dei fratelli Benny e Josh Safdie con il regista Alex Kalman, sono due musei uniti da una strana, quanto poetica, caratteristica in comune: lo spazio piccolissimo in cui sono ospitati e la particolarità degli oggetti che vi si trovano esposti.

    Se il primo, racchiuso in un edificio storico datato '800 nel centro di Arzachena, è 'grande' 24 metri quadri, il secondo a New York, è allestito nel vano ascensore di una vecchia fabbrica di indumenti di Broadway, tra Chinatown e Tribeca: spazio espositivo di soli sei metri quadrati. Sono riconosciuti rispettivamente come il museo più piccolo d'Italia e il più piccolo al mondo di arte contemporanea. Entrambi hanno il tempo e il suo trascorrere incessante al centro di tutti gli oggetti, le carte e le storie che custodiscono, lasciando le loro porte, o meglio, la loro unica porta, aperta tutto l'anno ai curiosi che vi si affacciano.

    La prima regola del Mmuseum di New York è far riflettere attraverso gli oggetti che contiene, in un racconto che da essi scaturisce, legato alla società contemporanea. Si tratta di una sorta di capsula del tempo concentrata in una cabina di ascensore. Ci si può ammirare, tra le tante cose, la scarpa che il giornalista Muntadhar al-Zaidi nel 2008 scagliò contro il presidente George W. Bush durante il suo discorso a Baghdad, o la moneta coniata dall'Isis come sfida al sistema capitalistico.

    E il tempo è il tema chiave anche del museo più piccolo d'Italia, La Scatola del Tempo appunto: uno scrigno in cui il suo ideatore, Mario Sotgiu, 59 anni di Arzachena, titolare di uno studio di grafica pubblicitaria e stampa, ha racchiuso decine e decine di carte topografiche antiche che raccontano la storia di questo angolo di Sardegna, oltre ad oggetti di vita quotidiana degli stazzi della Gallura. "La mia idea è copiata - confessa all'ANSA con candore Mario Sotgiu - Da ragazzo ho trascorso alcune estati a Londra e qui ho avuto l'onore di lavorare e poi diventare amico di David Wilson, l'allora curatore del British Museum che un giorno mi mostrò il suo segreto: una stanza in cui aveva raccolto negli anni centinaia di carte e documenti antici. La chiamava 'My space', il suo spazio". Con il fascino di questo luogo misterioso e nascosto e con un sogno, Mario nell'estate del 2014 è riuscito a dare vita alla Scatola del Tempo, iscritta anche all'Associazione nazionale dei Piccoli Musei, inaugurando la prima mostra di carte topografiche della Gallura.

    Oggi il futuro del museo più piccolo d'Italia è a rischio: da qualche settimana infatti sul suo portone è affisso il cartello Vendesi. E forse questo luogo prezioso si trasformerà, in breve tempo, in una attività commerciale. A raccontarlo, con tristezza ma allo stesso tempo grande riconoscenza nei confronti dei proprietari dello stabile che per un decennio lo ha ospitato, è lo stesso Mario Sotgiu. Molti gli intellettuali dell'Isola, dall'antropologo Bachiso Bandinu allo scrittore e poeta Bernardo De Muro, che in questi giorni si stanno mobilitando per cercare di evitarne la chiusura.

    Perfino il mondo universitario ha voluto 'studiare', attraverso alcune tesi di laurea, questo originale modello di spazio narrativo della storia territoriale e non solo. Non è dato sapere quale sarà il futuro di questa antica casetta di fine '800. Quello che è certo è il suo passato: "In una parola meraviglioso", scandisce il suo ideatore con orgoglio.



    Fonte: www.ansa.it/

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    Qui si racconta la storia di Arzachena e della Costa Smeralda.
    Mario Sotgiu ideatore del museo è un tipografo e la sua “Scatola del tempo” non poteva quindi che avere una valenza tipografica con tanto di documenti, foto e mappe. Il museo è aperto sette giorni su sette ed è gratuito e dal giorno della sua apertura circa tre anni fa, è stato meta di più di 5 mila turisti. Immancabile al suo interno un libro in cui ogni visitatore può lasciare un pensiero, e una preziosa scatola raccoglie le offerte dei turisti.

    La scatola nel tempo nel suo spazio ristretto non può accogliere più di 8 persone contemporaneamente, ed oggi presta ancora più attenzione ai tempi dell'emergenza Covid. Le visite al museo sono gratuite, grazie al lavoro dei volontari.Gran parte del materiale esposto è stato recuperato dal suo fondatore, e dalla sua organizzazione no-profit anche andando a scovare nei mercatini dell’usato trovando veri e propri cimeli.

    Tra lerarità troviamo esposta anche una cartina originale del 1833, che riportav la firma dal Capitano Daniel Roberts della Royal Navy. Il capitano dopo aver preso residenza alla Maddalena solco' costantemente il mare gallurese, tanto che ritrasse la baia che oggi confine con lo yatch club Porto Cervo, chiamandola “la spiaggia rosa di Porto Cervo”.Oggi proprio in quel punto vi ritroviamo il modaiolo Billionaire.

    Una visita museale di meno di un'ora, per sognare ad occhi aperti, in un microcosmo costellato di storia e del fascino dei tempi che furono.



    Fonte: https://www.olbia.it/arzachena-ecco-la-sca...piccolo-ditalia
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    Il Primo maggio è una data importante: è la festa del lavoro e dei lavoratori, una giornata che celebra le battaglie necessarie per conquistare diritti fondamentali. Mandare gli auguri per il Primo maggio è un modo per ricordare che il lavoro è un diritto e che per migliorarne le condizioni serve il contributo di tutti.
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    Il lavoro dovrebbe essere una GRANDE GIOIA
    ed è ancora per molti TORMENTO.
    tormento per NON AVERLO,
    tormento di fare un lavoro che NON SERVA,
    NON AMA..
    Anche se oggi il tuo unico lavoro sembra essere quello di mandare curriculum…
    NON DENORDERE, NON ABBATTERTI
    Buon 1° Maggio!

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    I Papiri di Ercolano hanno svelato l’esatta posizione della sepoltura del filosofo Platone. Finora era solo noto che egli era sepolto genericamente nell’Accademia ad Atene. La scoperta è racchiusa nelle mille parole nuove o diversamente lette del papiro ercolanese carbonizzato contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-dopo il 40 a.C.). A rivelarlo, grazie allo ‘sguardo’ tecnologico di innovative metodologie di studio, è il progetto ‘GreekSchools’, presentato ieri a Napoli, dove è stato conquistato oltre il 30% del testo della ‘Storia dell’Accademia’, un’opera di grande importanza per la storia della filosofia greca.

    ‘GreekSchools’ è coordinato da Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa in collaborazione con l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) e l’Istituto di linguistica computazionale ‘Antonio Zampolli’ (Cnr-Ilc) del Consiglio nazionale delle ricerche, e la Biblioteca Nazionale di Napoli presso la quale questo papiro, bruciato a seguito dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C, è conservato insieme a molti altri.

    “Rispetto alle edizioni precedenti, ora c’è un testo quasi radicalmente cambiato, che implica una serie di fatti nuovi e concreti su vari filosofi accademici. Attraverso la nuova edizione e la sua contestualizzazione, gli studiosi sono arrivati a deduzioni inaspettate di portata interdisciplinare per la filosofia antica, la biografia e la letteratura greche e la storia del libro”, commenta Ranocchia. “Alcune integrazioni precedenti sono state sostituite, alcuni passaggi precedentemente frammentari sono stati integrati o riletti. L’aumento del testo corrisponde all’incirca alla scoperta di dieci nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Le nuove letture attingono spesso a fatti nuovi e concreti sull’Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, su Filodemo di Gadara e la storia antica in generale”, aggiunge Kilian Fleischer, l’editore di questo prezioso papiro nell’ambito del progetto GreekSchools.

    LA SEPOLTURA DI PLATONE, ECCO DOVE
    Platone, secondo queste nuove scoperte, fu sepolto nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) dell’Academia ad Atene, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. E sempre a proposito del medesimo filosofo emerge che egli fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate. Fino ad ora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. In un altro passaggio, in un dialogo tra personaggi, Platone si esprime in modo sprezzante sulle capacità musicali e ritmiche di una musicista barbara originaria della Tracia.






    Fonte: www.dire.it/
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    Le autorità del Guatemala hanno fatto irruzione oggi, venerdì 26 aprile, negli uffici di Save The Children in seguito a una denuncia, presentata al pubblico ministero, per «presunti abusi su minori».
    Lo rende noto Afp. La stessa Ong ha confermato in un nota il blitz delle autorità nella sua sede a Città del Guatemala, precisando, inoltre, di non essere stata informata sulle accuse specifiche. «Siamo scioccati e sconcertati dalla perquisizione senza precedenti dei nostri uffici.
    Non ci sono prove a sostegno di alcuna accusa di cattiva condotta», sostenuta dalla Procura, si legge nel comunicato. L’operazione è scattata dopo la denuncia «anonima», ha spiegato il procuratore Rafael Curruchiche.
    La Procura del Guatemala ha chiesto a quella del Texas dati per indagare su un presunto traffico di bambini guatemaltechi al confine meridionale degli Stati Uniti. «Si tratta di un’operazione di grande significato, poiché copre azioni che potrebbero essere legate a violazioni ed abusi contro i bambini guatemaltechi», ha precisato Curruchiche in un filmato diffuso sui social.
    Il Procuratore non ha fornito dettagli al riguardo e si è limitato a indicare che è stato richiesto «supporto» alla Procura del Texas nell’indagine.



    Fonte: www.open.online/
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    Gli esperti di fauna marina stanno cercando di salvare 140 globicefali spiaggiati nelle acque di un estuario a sud dell’Australia Occidentale. Le balene pilota si trovano a Toby Inlet nella Geographe Bay secondo il dipartimento della biodiversità di Merlbourne.
    L’area si trova vicino alla città di Dunsborough, a circa 236 chilometri da Perth. «Sappiamo che ci sono quattro branchi con circa 140 globicefali in 500 metri. Sfortunatamente 26 di loro sono morte», ha fatto sapere il dipartimento. Un portavoce ha fatto sapere che per gli animali spiaggiati ci sarà l’eutanasia. Nel luglio dello scorso anno, più di 50 globicefali sono morti dopo essersi arenati su una remota spiaggia dell’Australia occidentale. I globicefali sono noti per i loro forti legami sociali, quindi quando uno si trova in difficoltà e si ritrova in difficoltà, gli altri spesso seguono. (proprio come gli essere umani :=/: )




    Fonte: www.open.online/
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